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Acquari e dolori

Più male che altro - Massimiliano VirgilioL’acquario dei cattivi -Antonella del GiudicePer un caso abbastanza carino, capita che in questa settimana vengano presentati qui a Napoli, in occasione della loro uscita, due libri scritPiù male che altro - Massimiliano Virgilioti da due amici ed ex colleghi del laboratorio di scrittura. Sarà perché li conosco, ma li trovo entrambi molto bravi e certamente meritevoli di acquisto e lettura (benché, nel caso specifico, i due libri in questione non li abbia ancora letti). Se la cosa v’incuriosisce, siete a Napoli e vi fidate, andateci senz’altro.

Domani, martedi 26 febbraio, presso la Feltrinelli di piazza dei Martiri, alle 18, Antonella Cilento e Antonio Pascale presentano Più male che altro di Massimiliano Virgilio (Rizzoli). Qui la scheda sul sito 24sette e qui un estratto dal libro.

Giovedi 28 febbraio, presso la Libreria Treves, in Piazza Plebiscito 12, Andrea Di Consoli e Marco Lombardi presentano L’acquario dei cattivi di Antonella Del Giudice (Alet). Qui la scheda del libro sul sito Alet. Qui alcune recensioni e qui un estratto.

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Diario Carpigiano (1)

CarpiCome qualcuno tra gli affezionati sa, mi trovo da ieri a Carpi in missione tutt’altro che segreta, per seguire da diretto interessato la Festa del Racconto/Premio Loria.
Arrivo nella serata di ieri, dopo una tribolata giornata tra scioperi, ingorghi, treni presi in corsa (io) e treni persi e ripresi da Lucia, che superate crisi di sconforto e complicate trafile tra biglietterie e capistazione, riesce a raggiungermi sana e salva e in tempo utile.  Forse anche per il contrasto con le faticose traiettorie fisiche e morali della giornata, l’impressione iniziale è splendida.

Carpi sembra subito bellissima. Da vedere e da camminarci, forse da viverci. Il prototipo della perfetta cittadina centrosettentrionale dalla storia antica, ben organizzata, piena d’iniziative culturali, con tutti i vantaggi della piccola città “tranquilla” ma dalla vivacità metropolitana quanto ad antenne puntate verso il resto d’Italia e del mondo.
Mi domando talvolta se la fascinazione che colpisce noi terroni istruiti quando ci troviamo in posti come questo, più che mai noi che veniamo dalla innominabile città delle rivolte popolari contro la polizia che arresta lo scippatore, se questa fascinazione, dicevo, non sia frutto di un posticcio mito socioculturale. Che magari a viverci davvero, dopo una settimana, in febbraio, che so, tra nebbia, grappini e coprifuoco serale, fuggiremmo via ululando e rovesciando malignamente i lindi cassonetti differenziati come zombie nella notte. Chi può dirlo. E’ solo un dubbio. Ma nel frattempo questi tre giorni d’inizio autunno, nonostante il tempo piovoso, me li sto gustando davvero, in tutti sensi. A cominciare dalla “cena letteraria” di ieri, tutta a base di zucca, dove ho avuto il primo contatto con l’ambiente, e ritrovato subito facce conosciute (noi scrittori napoletani Cilenteschi, di tutte le dimensioni letterarie, siamo una specie che si propaga per ogni dove, per fortuna nostra….).
CarpiLa giornata di oggi è cominciata con l’unico evento che coinvolgeva direttamente i finalisti del premio, sezione inediti (oltre naturalmente alla premiazione di domani): l’incontro con gli studenti delle superiori, che si sono sciroppati i nostri racconti e si sono presi pure la briga di commentarli, alla stregua di un compito. E’ stata un’esperienza carina, eccezion fatta per il freddo polare che ha colto me -vestito in giacchetta e camicia- e quanti come me pensavano che il clima si mantenesse temperato. Perdipiù avevo una impellentissima necessità di ricambio idrico che ho tenuto a bada stoicamente per un’ora. Tra gli ameni alberi di un giardino del castello, ho passato per amor dell’arte alcuni tra i momenti di più acuta sofferenza davanti ad un pubblico dopo quelli della recita scolastica all’asilo. Ma poi è passata.

Per il resto, ho conosciuto i “concorrenti”, abbiamo familiarizzato, e sono curiosissimo di leggere i loro racconti. Tutta la giornata è stata un fuoco di fila di incontri con scrittori, letture e degustazioni una dopo l’altra. Ho rivisto Antonio Pascale e sempre di più mi sono confermato nella convinzione che, sotto la superfice della sua irresistibile teatralità da grande intrattenitore e la sua continua diminutio (apparente contraddizione) di sè stesso e di tutte le retoriche culturali, ci sia un vero, grande intellettuale dei nostri tempi, una specie in via di estinzione. Uno che pensa davvero e fa pensare, che ti mostra con lucidità visioni delle cose eterodosse, percorsi raramente battuti. E un bravissimo scrittore (splendida la sua lettura dal libro “turistico” sul Molise: la maturità come conquista del torpore sonnolento in amore e nel viaggio). Con lui Antonella del Giudice, collega cilentesca ed amica, e brava. Entrambi ex vincintori del premio, come Roberto Alajmo e Nicolò La Rocca, anche loro a parlare e leggere in pubblico. Poi Carabba e Conti a parlare dei racconti umoristici di Fellini, letture di Vonnegut, Bevilacqua

C’è fin troppa carne a cuocere, è difficile reggere il ritmo. E la cosa più terribile è che, per quasi tutti gli autori che non ho letto, e che qui ho visto, ascoltato, conosciuto, sorge l’immediata voglia di colmare la lacuna, con grave rischio economico e dispendio di risorse destinate a più necessarie attività lavorative. Mi fermo qui, per ora. Tra poco Iaia Forte legge Arturo Loria, intestatario del premio, e s’e fatta quasi ora. A domani.

 

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Andateci…

Prendetevi cura delle bambineMercoledì 27 settembre alle 18,30 presso la FNAC di Napoli, ci sarà la presentazione del libro di Rossella Milone  Prendetevi cura delle bambine (Avagliano), opera prima segnalata al Premio Calvino 2005. Intervengono Generoso Picone (Il Mattino) e Antonella Cilento. Reading a cura di Uzeda.

Questa la notizia. Poichè è inutile negare che il titolare di questo blog è pregiudizialmente tendenzioso in favore del libro e dell’autrice, aggiunge: andateci, se potete. E comprate il libro. Ne varrà la pena. Se ne parlerà diffusamente in questa sede, e se non ci saranno problemi di copyright, ve ne farò leggere dei brani. Nel frattempo potete cominciare a capire di che si tratta qui.

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La città difficile a Capua

La città difficileCon una inaspettata (almeno per me) frequenza, continuano le presentazioni del libro nel quale è presente un racconto del vs. umile titolare (maggiori info qui e qui).

La prossima sarà domenica 4 giugno, a Capua alle ore 18 presso la Libreria Guida, nell’ambito di una manifestazione dedicata ai libri. La sera, ci sarà anche la rappresentazione in anteprima di ”Itagliani!”, da un racconto di Antonella Cilento interpretato da Margherita Di Rauso.

Vedi anche:

“La città difficile” alla FNAC di Napoli giovedì prossimo

La città difficileAncora una volta, sul libro di cui si parla qui.
Dopo la prima presentazione alla Feltrinelli di Napoli, e quella successiva del 24 Febbraio a Salerno con Diego De Silva ce ne sarà un’altra giovedi 9 Marzo alle 18 alla Fnac di Napoli in via Luca Giordano.
Parteciperanno, i soliti e preziosi Antonella Cilento e Massimiliano Amato, e Pietro Treccagnoli, giornalista de il Mattino.

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Sempre per quanto riguarda il libro di cui si parla qui, vi segnalo che ci sarà un’altra presentazione il 24 Febbraio a Mondo Libri di Salerno (alle 19:30 in via Papio, Con Diego De Silva, Massimiliano Amato ed Antonella Cilento) ed un’altra ancora il 9 Marzo alle 18 alla Fnac di Napoli in via Luca Giordano.
Come vedete, ci si dà da fare (grazie, Antonella…) :-)

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