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Perec: Sparizioni e Memoria

Oggi è il ventiquattresimo anniversario della morte di Georges Perec. Posto qui, dopo averlo rivisto, un articolo che scrissi qualche anno fa per “Storie

Georges Perec Il 3 marzo del 1982 muore, a 46 anni, Georges Perec. Questa estrema ‘sparizione’ conclude emblematicamente la storia personale di uno scrittore che ha fatto dell’assenza, degli eventi di lenta o repentina scomparsa e dei tentativi di recupero uno degli elementi centrali della sua scrittura.
Tredici anni prima era uscito presso Gallimard il suo romanzo ‘La Disparition’. Un opera che non è eccessivo definire sconvolgente: si tratta infatti infatti del primo romanzo lipogrammatico mai pubblicato: oltre 300 pagine dalle quali è completamente assente (da cui la sparizione del titolo) la vocale ‘E’, la più frequente nella lingua francese.
Questa operazione apparentemente folle non è altro che un’applicazione radicale della contrainte (letteralmente: costrizione), il caposaldo teorico dell’ OuLiPo (Ouvroir de Litterature Potentielle). Questo gruppo, creato da Raymond Queneau e Francois Le Lionnais, elaborò la pratica di una Letteratura Potenziale che, attraverso la imposizione di rigidi vincoli (intesi fondamentalmente come regole di un gioco che impegna lo scrittore in una sfida alla propria creatività), si propone come un motore di nuove possibilità per la scrittura. Perec – che era anche un enigmista e cultore di giochi linguistico/letterari- diventò ben presto uno dei membri più assidui e rigorosi di questo laboratorio. Italo Calvino, Read more »

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Munich

MunichE’ ormai una settimana che ho questo post in sospeso. Oggi arrivo alla conclusione che non avrò il tempo per scrivere qualcosa di particolarmente elaborato su questo film.

Quindi, mi limito a dire che mi è piaciuto molto. Dopo quella mezza schifezza della Guerra dei mondi, Spielberg ritorna alla sua altezza con un’opera sobria, rigorosa ed avvincente. Un po’ sulla falsariga di quei bei filmoni d’azione anni ’70 “d’autore”. Qui c’è in più la Storia con la S maiuscola. E c’è molto di che discutere e riflettere sulla violenza più o meno giustificata, il Medio Oriente, l’identità ebraica e tante altre cose.
Noterella personale: alla fine della proiezione, durante la quale siamo stati vessati dai quattro punti cardinali della poltrona dai Soliti Molesti parlatori e commentatori, durante l’ultima scena (due personaggi parlano con lo skyline di New York sullo sfondo, comprensivo di Twin Towers), la signora alla mia destra fa: “…hai visto? Ma allora le città israeliane somigliano a quelle americane!….”

Il conto:

Spesi: 7 euro
Valore effettivo: 9 euro
Bilancio: + 2,00

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