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Inclinazioni

Una evidente tendenza della comunicazione elettorale sui manifesti che si vedono a Napoli è quella che potremmo definire posturale. I candidati, non paghi di farsi fotografare con improbabili facce, in improbabili abbigliamenti con espressioni improbabilissime, si vedono spesso obliqui, inclinati verso un lato della cornice, come vedrete tra poco.

Misteriose le motivazioni di questo fenomeno bizzarro. Possiamo solo fare delle ipotesi sulle cause possibili. Ne facciamo tre:

  1. Diffusione dell’alcolismo nella categoria dei fotografi, che in stato di ebbrezza hanno scarso controllo sull’inquadratura;
  2. Diffusione dell’alcolismo nella categoria dei candidati (eccesso di libagioni in cene elettorali), con conseguenti problemi di equilibrio;
  3. Una deliberata, sapiente strategia di comunicazione volta ad indicare quasi subliminalmente quali siano le reali tendenze politiche del candidato, magari in contraddizione col partito nel quale si presenta.

Diamo provvisoriamente per buona -per democrazia cristiana, direbbe totò- la terza ipotesi. E passiamo in rassegna gli obliqui del primo gruppo:

Abbiamo qui un candidato di destra, anzi de La Destra, che tende invece molto a sinistra. Così come il candidato sindaco del terzo polo, centrale per antonomasia.

il candidato manna, pendente di una trentina di gradi verso sinistra il candidato del terzo polo pasquino, incline a sinistra

Ed eccoci invece alla tendenza contrapposta: altri due candidati di centro che però inclinano a destra. Il primo sembra quasi volere schivare il simbolo che gl’incombe sulla testa. Il secondo invece sembra voler correre via da un’ombra misteriosa che lo tallona (ipotizziamo possa essere il coiffeur per un ultimo ritocco alla cotonatura).

il candidato sangiovanni, inclinato a destra il candidato Ranavolo, di fli, tendente a destra

Ecco infine due varianti particolari e speculari nel gioco di angolature e diagonali. In comune hanno il fatto di ricordare quei cagnolini dalla testolina basculante che negli anni 70 si usavano mettere sul retro delle automobili. Qui l’espressività è più contenuta ma non meno efficace. In particolare, il secondo, del PD, sembra esprimere una drammatica tensione. Forse si trova sul ponte di una nave nel mezzo della tempesta e cerca di mantenersi all’impiedi. La mano che afferra la balaustra ha un aspetto polipoide, piuttosto inquietante. L’uomo potrebbe da un momento all’altro trasformarsi in un mostro marino, magari nel cattivo dei Pirati dei Caraibi. Un monito per coloro che giudicano troppo tiepida la politica del partito di Bersani.

il candidato farina di fli, dal collo reclinato verso destra il candidato esposito, del pd, in una strana postura obliqua, si regge con una mano al bordo della scritta

manifesto elettorale del candidato parrella, con numerose scritte policrome 'sostienimi'

Ma, colpo di scena, un ulteriore reperto ci costringe all’ultimo momento a modificare la nostra ipotesi iniziale.

Quest’uomo chiede soccorso. Non si fa fotografare perché probabilmente sta per rovinare al suolo, e lo farà se non ci precipitiamo a sostenerlo. L’alcolismo dunque, piaga dei nostri tempi, è all’origine di tutto. E’ necessaria una drastica purificazione della nostra corrotta società, vittima del vizio.

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