Sono uscito dalla sala, alla fine delle due ore e mezza di questo filmone, piuttosto scombussolato. A prescindere da qualsiasi altra considerazione critica, è stata un’esperienza faticosa. Ho consumato adrenalina ad ettolitri. La tensione che produceva la storia, il suo ritmo, le sue scene “forti” (tipicamente alla Scorsese, cioè ai limiti dello splatter, ma con un compiacimento “freddo” che comincia a disturbarmi un po’), tutto ciò mi ha lasciato un disagio quasi fisico.
Naturalmente in linea di massima, questo dovrebbe essere indizio della validità del film. Ed infatti penso che sia un’ottimo film: storia avvincente, attori eccezionali (Di Caprio su tutti, quasi entusiasmante), confezione perfetta. E penso che Scorsese sia un grande regista. Però c’è qualcosa che non mi ha convinto del tutto.
Cosa? Credo soprattutto una certa artificiosità nella sceneggiatura. La simmetria tra i percorsi dei due protagonisti cammina sul filo delicatissimo tra il genio narrativo e l’implausibile. E se riesce a pendere spesso verso la prima modalità, tracolla nella seconda quando trova il punto d’unione (e di risoluzione drammatica) tra il finto poliziotto e il finto criminale, doppio l’uno dell’altro, nella stessa donna, una psichiatra che cura poliziotti e criminali nella non microscopica città di Boston, guarda un po’ i casi della vita. Peraltro l’attrice che la interpreta, Vera Farmiga, è un volto che colpisce, dal fascino molto particolare, a metà tra Cate Blanchett ed Emmanuelle Beart.
E poi, sarà un dettaglio maniacale, ma ho trovato pessima l’ultimissima immagine (chi ha visto il film sa di cosa parlo): mi è sembrata didascalica, pedante, e in ultima analisi banale, indegna di Scorsese. Ma magari è una questione di gusti…
In ogni caso questo film va visto, per tutti gli ottimi motivi che citavo all’inizio. Non si può fare troppo gli schizzinosi, di fronte all’opera, seppure non perfetta, di uno dei pochi grandi del cinema che restano in circolazione. Un Dostoevskij minore è sempre cento volte meglio del miglior libro di di Dan Brown. Almeno in linea generale.
Il conto:
Spesi: 5,00 euro
Valore effettivo: 6,00 euro
Bilancio: +1,00